Nuova Riveduta:

Lamentazioni 2:7

Il Signore ha provato disgusto per il suo altare; ha detestato il suo santuario;
ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano dei nemici,
i quali hanno alzato grida nella casa del SIGNORE,
come in un giorno di festa.

C.E.I.:

Lamentazioni 2:7

Zain
Il Signore ha abbandonato il suo altare,
ha rigettato il suo santuario;
ha consegnato in balìa del nemico
le mura delle sue fortezze.
Essi alzarono grida nel tempio del Signore
quasi fosse un giorno di festa.

Nuova Diodati:

Lamentazioni 2:7

Il Signore ha abbandonato il suo altare, ha rigettato il suo santuario, ha consegnato nelle mani del nemico le mura delle sue fortezze; essi hanno alzato grida nella casa dell'Eterno come in un giorno di festa solenne.

Riveduta 2020:

Lamentazioni 2:7

Il Signore ha provato disgusto per il suo altare, ha aborrito il suo santuario, ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano ai nemici, i quali hanno alzato grida nella casa dell'Eterno come in un giorno di festa.

La Parola è Vita:

Lamentazioni 2:7

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Lamentazioni 2:7

Il Signore ha preso in disgusto il suo altare, ha aborrito il suo santuario, ha dato i muri de' palazzi di Sion in mano dei nemici, i quali han levato grida nella casa dell'Eterno, come in un giorno di festa.

Ricciotti:

Lamentazioni 2:7

Zain. Il Signore rigettò il suo altare, maledisse il suo santuario; consegnò in mano ai nemici le mura delle sue torri; alzarono voci nella casa del Signore, come in un dì solenne.

Tintori:

Lamentazioni 2:7

ZAIN. Il Signore ha rigettato il suo altare; ha maledetto il suo santuario; ha dato in potere del nemico le mura della sua cittadella; hanno alzata la voce nella casa del Signore, come nel giorno della festa.

Martini:

Lamentazioni 2:7

ZAIN. Il Signore ha rigettato il suo altare, ha maledetto il suo santuario: ha date in potere del nemico le sue mura, e le torri. Hanno alzate le voci nella casa del Signore, come ne' dì solenni.

Diodati:

Lamentazioni 2:7

Il Signore ha gettato via il suo altare, ha distrutto il suo santuario, Ha messe in man de' nemici le mura de' palazzi di Gerusalemme; Essi hanno messe grida nella Casa del Signore, Come si soleva fare a' dì delle solennità.

Commentario abbreviato:

Lamentazioni 2:7

Capitolo 2

Lamento per la miseria di Gerusalemme

Versetti 1-9

Viene qui rappresentata con tristezza la condizione della Chiesa di Dio, di Giacobbe e di Israele; ma la nota sembra riferirsi soprattutto alla mano del Signore nelle loro calamità. Tuttavia, Dio non è nemico del suo popolo quando si arrabbia con lui e lo corregge. Le porte e le sbarre non reggono quando Dio ritira la sua protezione. È giusto che Dio abbatta con giudizi coloro che si sviliscono con il peccato; e che privi del beneficio e della comodità dei sabati e delle ordinanze coloro che non li hanno debitamente valutati e osservati. Cosa dovrebbero fare con le Bibbie coloro che non le migliorano? Chi fa cattivo uso dei profeti di Dio, giustamente li perde. Diventa necessario, anche se doloroso, rivolgere il pensiero degli afflitti alla mano di Dio alzata contro di loro e ai loro peccati come fonte delle loro miserie.

Riferimenti incrociati:

Lamentazioni 2:7

Lam 2:1; Lev 26:31,44; Sal 78:59-61; Is 64:10,11; Ger 7:12-14; 26:6,18; 52:13; Ez 7:20-22; 24:21; Mic 3:12; Mat 24:2; At 6:13,14
Lam 2:5; 2Cron 36:19; Ger 32:29; 33:3,4; 39:8; Ez 7:24; Am 2:5
Sal 72:4-20; 74:3-8; Ez 7:21,22

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